I Riti della Settimana Santa a Grottaglie prendono il via con il Venerdì di Passione.
Nel terzultimo giorno della settimana precedente la Pasqua a Grottaglie “esce” la processione della Vergine Desolata.
Settimana Santa a Grottaglie: la Desolata
Prima della Domenica delle Palme, nella Chiesa Matrice di Grottaglie, nel tardo pomeriggio, viene traslata la statua della Desolata dalla chiesetta della Madonna del Lume (S.Mattia).Qui si concentrano i confratelli della confraternità del Nome di Gesù vestiti col saio e la mozzetta rossa. A loro è affidata tutta l’organizzazione della processione del Venerdì di Passione.
I piccoli crociferi
Suggestiva è la processione che si snoda quasi tutta nel centro storico di Grottaglie e che vede la partecipazione dei “piccoli crociferi”, bambini e ragazzi vestiti col saio e la croce sulle spalle.
La storia della Desolata a Grottaglie. Un dono della famiglia Sanarica
“Tutta vestita di nero, col mantello anche esso nero, con righello dorato ai bordi. Un pugnale in metallo le trafigge il petto…”
La storia della statua della Madonna Desolata è legata alla storia della devota e benemerita famiglia Sanarica.
Intorno al 1840, Francesco Sanarica, uomo di profonda fede religiosa, fece costruire – si presume dall’artista leccese Antonio Marcagnani 1807-1892 – tre statue in carta pesta: un Crocifisso, un S. Giovanni Apostolo e la Madonna Addolorata.
Le statue, che avevano altezza naturale, “abitarono” nella sua casa e la sua fede divenne ogni giorno sempre più grande.
Alla morte di Francesco, il figlio Gaetano ereditò la casa paterna unitamente alle sacre statue ed inizialmente le prestò alle varie processioni religiose locali, decidendo in seguito di donare la statua di S. Giovanni Apostolo e quella dell’ Addolorata alla Confraternita del SS. Nome di Gesù.
La storia della Desolata a Grottaglie. Un dono della famiglia Sanarica