Nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo dalla Chiesa Madre usciranno i Misteri per la processione che avrà inizio alle ore 18. La Confraternita che cura la processione dei Misteri da circa tre secoli è quella del Purgatorio[//]. La caratteristica fondamentale che contraddistingue la processione è rappresentata dalle statue dei Misteri, sette statue fatte di cartapesta o in legno a seconda del periodo nel quale furono realizzate.
La prima statua ad uscire e che precederà tutte le altre è quella del Cristo all’ orto del Getsemani realizzata in cartapesta nella seconda metà del XVIII secolo che rappresenta Gesù con lo guardo ed i palmi delle mani rivolti verso l’ alto attorniato da alberelli di ulivo costituiti da grossi rami. A seguire vi è la statua di Gesù alla colonna anch’ essa realizzata in cartapesta e risalente alla seconda metà del XVIII secolo raffigurante Gesù con le mani legate ad una colonna.
Dietro il Cristo alla colonna vi è poi Cristo alla canna e coronato di spine o Ecce Homo. Anche quest’ ultima statua fu realizzata in cartapesta intorno alla seconda metà del XVIII secolo. A seguire vi è poi la statua ormai conosciuta come la Cascata ossia Gesù che cade sotto il peso della croce. Come le tre statue che la precedono anche questa fu realizzata in cartapesta nella seconda metà del XVIII secolo.
Ancora a seguire vi è la statua del Cristo in croce anch’ essa realizzata in cartapesta e risalente allo stesso periodo. La statua del Cristo in croce è sicuramente, insieme al Cristo Morto quella più impegnativa da portare a spalla. Infatti mentre il Cristo morto è sicuramente la più pesante quella del Cristo in Croce crea non pochi problemi soprattutto se c’ è vento a causa del momento della forza esercitato dalla particolare struttura della statua.
Come detto tutte queste cinque statue realizzate in cartapesta pare che siano state realizzate dallo stesso maestro cartapestaio, il Francavillese Pietro Paolo Pinca (1758-1832). Questa attribuzione però non è certa in considerazione del fatto che la parte da padrone la facevano i maestri cartapestai del leccese i quali potrebbero essere stati gli artefici di queste sacre opere.
Ancora a seguire vi è la statua del Cristo in croce anch’ essa realizzata in cartapesta e risalente allo stesso periodo. La statua del Cristo in croce è sicuramente, insieme al Cristo Morto quella più impegnativa da portare a spalla. Infatti mentre il Cristo morto è sicuramente la più pesante quella del Cristo in Croce crea non pochi problemi soprattutto se c’ è vento a causa del momento della forza esercitato dalla particolare struttura della statua.
Come detto tutte queste cinque statue realizzate in cartapesta pare che siano state realizzate dallo stesso maestro cartapestaio, il Francavillese Pietro Paolo Pinca (1758-1832). Questa attribuzione però non è certa in considerazione del fatto che la parte da padrone la facevano i maestri cartapestai del leccese i quali potrebbero essere stati gli artefici di queste sacre opere.
La processione dei Misteri è sicuramente la più suggestiva tra tutte le processioni che si svolgono nel nostro paese. Vedersela scorrere davanti agli occhi assiepati ai margini delle strade si ha come la sensazione di ritornare indietro nel tempo, in un tempo antico, di inquisizione, di mistero in una cultura in cui la religione si è radicata profondamente. L’ atmosfera a tinte grigio-opache, a momenti trasmette un profondo senso di inquietudine a volte di paura.
Si respira tutt’ intorno un non so che di funereo, luttuoso, esiziale sottolineato dai canti funebri, delle nenie delle prefiche, canti disperati, lamenti, pianti. Il tutto poi sintetizzato dalla grande bara lignea, di una vera e propria marcia funebre, che trova la sua più alta espressione nel volto cereo, cadaverico, straziato dal dolore della Vergine Addolorata.